Questa notizia è stata letta 700 volte
Ci sono persone di Cinquefrondi che sono andate al santuario di Polsi per decenni, ininterrottamente; oggi, alla vigilia della partenza della carovana cinquefrondese per l’annuale pellegrinaggio alal Madonna della Montagna, me ne vengono in mente due in particolare, che ho conosciuto di persona: Salvatore Raso, di cui ho già parlato in questo blog ( https://www.cinquefrondineltempo.it/salvatore-raso-loperaio-instancabile-e-devoto-che-mando-per-aria-un-cantiere-comunale/ ), che fece 48 visite al santuario, ma soprattutto Michele Franco, che ha il record assoluto di presenze al cospetto di Maria di Polsi, essendovi stato per ben 68 volte con i pellegrinaggi ufficiali.
Michele Franco, mite e riservatissimo contadino di Cinquefrondi, lavoratore instancabile della sua terra e devotissimo alla Vergine di Polsi, è vissuto a Cinquefrondi fra il 1924 e il novembre del 2011. Fin da ragazzino con i genitori cominciò a recarsi a Polsi (a piedi) e la sua devozione fresca e solare, coltivata fin dalla fanciullezza, faceva di lui un uomo buono, felice e sereno, legatissimo alla Chiesa, alla famiglia e alla sua terra. Tutta la sua esistenza fu consacrata alla fede cristiana, e da essa guidata. Uomo d’altri tempi, e timorato di Dio, ha guidato la sua famiglia con mano ferma e generosa, attento alle cose essenziali, quelle che davvero contano nella vita. Michele era un omino un pò basso, ma robusto, portava occhiali molto spessi; amò la sua terra e il lavoro della campagna come pochi altri, anzi ne fece una passione, un impegno quotidiano che andava al di là della vera e propria attività lavorativa.
In paese forse non tutti lo conoscevano di persona, perché dedicava ogni energia alle occupazioni del suo piccolo mondo e quindi non aveva tempo per fare altre cose ritenute meno significative. Lo si vedeva ogni domenica alla Messa del mattino, il lunedì al mercato e raramente in altre occasioni. La sua vita riservata tuttavia non significa che non conoscesse praticamente tutto del paese e del suo territorio, o non fosse informato sulle cose da sapere.
In tutta la sua vita Michele Franco ha preso parte a ben 68 pellegrinaggi con la carovana di Cinquefrondi, ma le sue visite a Polsi in realtà sono state molte di più, perchè periodicamente si recava al santuario per conto suo. Non era un procuratore, Michele, ma era come se lo fosse. Si preoccupava di tanto in tanto di fare avere alimentari o altri beni che potevano essere utili a quella piccola comunità polsina persa in mezzo all’Aspromonte. Anche lui conosceva a memoria decine di antiche preghiere e canti dialettali in onore della Madonna, quelli che accompagnavano i pellegrinaggi tutti gli anni. Peccato non siano mai stati trascritti, oggi avremmo un documento prezioso sulla tradizione popolare e sulla fede dei nostri antenati.
Tanta era la devozione per Maria di Polsi che Michele decise di battezzare con il nome di Polsi Maria l’unica femmina dei suoi cinque figli (gli altri sono Antonio da tutti conosciuto come Totò, e poi Raimondo, Giovanni e Rocco).
Sono certo che ci sono altri cinquefrondesi che hanno o hanno avuto lunghe e lunghissime frequentazioni al santuario aspromontano, ma di essi non sono venuto a conoscenza e quindi mi dispiace per il momento non poterli qui ricordare.
Grazie Francesco per aver ricordato mio padre nella maniera più vera.Uomo attaccatissimo alla famiglia ed al lavoro , devoto alla Madonna della montagna di Polsi viveva due o tre giorni all anno al santuario con grande sentimento religioso.Grazie