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C’era una volta la festa della Madonna della Montagna. Si svolgeva a Petricciana e richiamava tanti cittadini. Era una festa religiosa certamente, con la Messa e la recita del Rosario nella chiesetta, cui seguiva una breve processione verso la Limina. Ma era anche una bella occasione per una festa sanamente laica, per mangiare la carne di maiale, le frittule, acquistare qualcosa dal alcune bancarelle e stare in compagnia con amici e musicanti.
Al bar della famiglia Gallo si giocava a carte e si beveva birra fn dalla mattina, per strada qua e là c’erano le caddare dove tutto il giorno si cuoceva e si vendeva sul momento la carne di maiale. Per tanti anni questa festa non si è più fatta, la chiesetta quasi diroccata, poi altre ragioni, infine il covid, avevano spento questa tradizione cinquefrondese. Ma quest’anno è successo qualcosa di nuovo, e i cinquefrondesi sono tornati a pregare la Madonna della montagna e sono tornati alla chiesetta di Petricciana per una festa solo religiosa e di preghiera, ma molto intensa e suggestiva.
L’iniziativa è stata annunciata nei giorni scorsi con un manifestino pubblico dalla Confraternita del Rosario, e così è stato. In tanti si sono mossi dalla chiesa Matrice e, recitando il rosario, sono arrivati a piedi fino alla chiesetta. Iniziativa riuscita, ma soprattutto iniziativa bellissima di fede e amicizia che riprende un’antica tradizione, come quella del pellegrinaggio a piedi dei cinquefrondesi fino al santuario della Madonna di Polsi, ripreso ormai dal 2006 per iniziativa di Pasqualina e Parizia Foriglio.
“Il culto della Madonna della Montagna -era scritto nel manifestino fatto affiggere in paese dalla Confraternita del Rosario, guidata dal priore William Burzese- è antichissimo e anche la comunità di Cinquefrondi, grazie alla chiesetta di Petricciana, ha vissuto in passato momenti di preghiera e di gioia in onore alla Vergine Maria. Dopo tanto tmpo, quest’anno si ha la possibilità di rivivere un momento di fede ai piedi della statua della Madonna dopo aver raggiunto a piedi la chiesetta di Petricciana”.
Vorrei completare questo articolo con una serie di foto storiche: di una sono io l’autore e risale al 1978, c’è il parroco don Antonio Ritorto che guida la processione a Petricciana; accanto a lui si riconoscono, fra gli altri, don Vincenzo Rimedio che poi diventerà vescovo, e anche un indimenticabile amico di tutti i cinquefrondesi, Venanzio Plastina.
Le altre foto sono di Marcello Roselli, e si riferiscono alla festa della Madonna della Montagna del 2010 che, probabilmente è l’ultima celebrata o una delle ultime, e ritrae i fedeli che partecipano alla Messa e alla processione, poi il concerto di Totò Scali e i balli.