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Carnevale a Cinquefrondi
A carnevale ogni scherzo vale. Detto di altri tempi. Oggi forse non è più così. Scherzi veri se ne vedono sempre meno. In paese non ci sono i bracieri davanti alle porte di casa, per potervi lanciare dentro i petardi e mandare per aria i pezzi di carbone, facendo arrabbiare le nostre mamme e quelle altrui: monelleria che tantissimi ragazzini cinquefrondesi hanno praticato in ogni tempo (finchè sono esistiti i bracieri…).
Carnevale oggi è soprattutto maschera, creatività, ingegno e arte del travestimento. I famosi carri di Viareggio sono imitati, seppure in piccolo, pressochè ovunque, qualche volta anche a Cinquefrondi. Il nostro paese soprattutto negli anni Sessanta e Settanta ha avuto anche una tradizione, che a un certo punto si è interrotta bruscamente, di belle e significative mascherate teatrali, cioè piccoli eventi che si svolgevano in giro per il paese dove venivano recitate gag divertenti accompagnate spesso anche dalla musica. Uno che scriveva decine di ‘copioni’ per queste stornellate era Antonio Belziti, storico barista del Corso, di cui si parla altrove in questo blog. Un altro era il poeta e scrittore Luigi Massara. Si scherzava di politica e attualità, si prendeva bonariamente di mira qualcuno. Tanti giovani ma anche uomini adulti non esitavano a mascherarsi e andare in pubblico a fare spettacolo e divertirsi. Talvolta venivano sceneggiati finti funerali, sul cassone di un camioncino si posizionava una bara, qualcuno ci si sdraiava dentro e tutt’intorno gli altri amici ‘piangevano’ disperatamente, mentre l’autista li trasportava in giro per le vie principali del paese, accompagnati dall’orchestrina di Vincenzo Pezzano e compagni. E la gente intorno a ridere a crepapelle di fronte alle esagerate ‘dimostrazioni di dolore’ dei partecipanti.
Da tanti anni queste recitazioni itineranti non si fanno più, e pian piano nel tempo sono state sostituite talvolta dai carri allegorici o più spesso dalle tradizionali recite scolastiche e dalle sfilate pubbliche in maschera, sempre molto colorate e fantasiose e sempre molto partecipate, anche se l’età media dei protagonisti è andata via via calando.
Nelle fotografie di questo servizio tratte dall’Archivio Storico Tropeano, dalla vasta produzione di Marcello Roselli, mia personale e di altri autori non sempre identificabili, alcune immagini del carnevale a Cinquefrondi negli anni Sessanta e Settanta e dopo il 2000.
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2018