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Filippo Tropeano
Quanti scienziati o esperti di astrofisica ci sono in Europa ? pochini in verità, perchè la materia è temibile, molto complessa e complicata, e ostile a noi comuni mortali. Da ora il loro numero è aumentato di uno, e questo uno è un ragazzo di Cinquefrondi. Si chiama Filippo Tropeano ed ha infatti appena conseguito con grande soddisfazione la Laurea magistrale in ‘Astrofisica e Cosmologia’ all’Università statale di Bologna.
In questa notizia c’è grande orgoglio per la comunità cinquefrondese naturalmente, ma anche orgoglio personale: il neodottore infatti è figlio di Maria Gerace, sorella dell’autore di questo piccolo giornale cittadino, e di Paolo Tropeano che lavora in Polizia.
Filippo Topeano primo cinquefrondese laureato in Astrofisica
Filippo ha discusso una tesi dal titolo: “Jakobus Kapteyn, da astronomo senza telescopio a ideatore di un nuovo modello di universo”. Un lavoro di ricerca che ha percorso lo sviluppo e i progressi dell’astrofisica di un’intera era, si può dire, se si considera che è partito da uando i calcoli si facevano a mano, per arrivare ai tempi moderni con tutte le loro tecnologie.
Il 24enne nuovo arrivato nel mondo dell’astrofisica è sempre stato uno studioso, super appassionato di materie scientifiche e matematiche, allievo geniale a suo tempo della professoressa Daniela Galluzzo al liceo scientifico di Cittanova, che per prima ne ha intravisto e valorizzato e indirizzato i talenti.
Filippo Topeano durante l’esame di Laurea
In questi anni all’Università di Bologna Filippo ha affrontato con metodo una materia che lo appassiona, volando alto nei cieli del firmamento, a studiare le stelle e i pianeti, la luna e il sistema solare, tutte realtà che per lui non hanno segreti. E ora è pronto a immaginare il futuro, in un mondo che dovrà sempre più guardare verso l’alto per individuare la sua strada.
A Filippo, il primo astrofisico della storia di Cnquefrondi, e fra i pochi in generale in Italia, auguri di grandi successi nella futura professione, qualunque essa sarà.
Filippo Topeano durante l’esame di Laurea
Un grande,doppio augurio a Filippo Tropeano. Lui sa bene che questa è solo una tappa ambìta del suo corso di studi e non un traguardo, visto che è italiano…. Quando si parla di astri,cosmo, fisica, chi -come me- fa già una gran fatica con la testa a salire sull'aereo, va in tilt…..Certamente Filippo è di tutt'altra pasta. Lui sa che adesso inizia la salita: quelli come lui dovranno vincere una borsa di studio per accedere ad un dottorato di tre anni, che è pagato con cifre "offensive" in Italia. Ma Filippo non si tirerà indietro…Concluso il dottorato, sarà a pieno titolo dottore in astronomia e ricercatore. E la salita continua…… Potrà partecipare a concorsi, proporsi in giro per il mondo e sperare che qualche università o centro di ricerca sia interessato alla sua figura.Quindi oltre all'italica lingua, ne serviranno almeno altre due, e ben parlate e scritte. Lavorare in Italia nel settore della ricerca è una mezza chimera. Potrà fare anche l'insegnante, senza dubbio ma questo credo non sia il sogno di chi studia astrofisica e cosmologia. Filippo è in buona compagnia: una giovane, Debora Pelliccia credo 35enne, di Taurianova che è un'astrofisica, è stata ricercatrice del "Laboratoire d'Astrophisique" di Marsiglia, ha collaborato con la NASA e adesso lavora all'Osservatorio di Mauna Kea delle Isole Hawaii. Ha fatto tutte le salite citate prima e tappa dopo tappa è arrivata al traguardo. Perchè mai non ce la dovrebbe fare Filippo? Un altro ragazzo di Taurianova, studente del Liceo Scientifico "Guerrisi" di Cittanova è finalista Nazionale della XX^ Olimpiade di Astronomia. Anche a lui un grande "in bocca al lupo". Ricordiamo che la Calabria ha dato i natali a un uomo che si è distinto nell'organizzazione del primo sbarco USA sulla luna e in tre sbarchi successivi. Si chiama Dario Antonucci, 97enne, credo ancora in vita,originario di San Marco Argentano (CS) e vive nel Tennessee (USA). Perchè mai Filippo Tropeano non dovrebbe coltivare la speranza di giungere a un traguardo di livello pari a quello di Debora o di Dario Antonucci ? Questo è quello che Cinquefrondi gli augura. Io glielo auguro a modo mio, così, tanto per restare in tema:
Per aspera et angusta ad astra et augusta!
Mimì