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Wilma Macedonio

 

Metti una signora intraprendente e piena di voglia di fare e ti ritrovi in paese un Centro Anziani che sembra un club di baldi giovani. Wilma Macedonio dal gennaio 2016 ha preso in mano questa associazione e ne ha fatto un luogo pieno di brio e di curiosità. Non che prima non lo fosse, perchè il suo predecessore Domenico Corigliano, notissimo ex commerciante di scarpe, si era dato molto da fare. 

 

Ma lei ci ha messo quel tocco in più di creatività tipicamente femminile, una vezzosità inattesa, e un temperamento molto comunicativo. Wilma ammette che tutto avrebbe pensato nella vita, salvo che diventare un giorno la Presidentessa di un Centro Anziani. 

 

 

a lato, Wilma Macedonio, Presidentessa del Centro Anziani di Cinquefrondi

 

Già in paese parlare di Centro Anziani sembra improprio, qui tutti conoscono tutti, e tutti frequentano tutti. Non ci sono fortunatamente le separatezze della città, dove molto spesso pare esserci un muro a dividere  le persone a seconda della loro età. 

A Cinquefrondi il Centro è diventato un luogo di incontro aperto a tutti, e a tutte le età, anche se ufficialmente dedicato agli anziani. E questa è una bellissima cosa, perchè in paese c’è bisogno di aggregazione sociale e culturale, possibilmente lontano dai veleni della politica e della propaganda, dove ci si possa incontrare serenamente e organizzare iniziative ludiche o anche impegnative, cene e concerti, gite  ai musei e perfino pellegrinaggi, semplicemente per il gusto di farlo e di stare assieme.  

 

 
 

Il presidente Domenico Corigliano taglia il nastro inaugurale,al suo fianco il parroco don Serafino Avenoso, poi Vittorio Sciarrone

 

 

Il Centro Anziani di Cinquefrondi venne inaugurato il 5 novembre del 2010 con una piccola cerimonia alla quale parteciparono anche il sindaco Marco Cascarano con il suo vice Maurizio Bellocco, e il parroco don Serafino Avenoso, che per l’occasione benedì i locali e i presenti. Il Primo Presidente è stato Domenico Corigiliano, persona conosciutissima in paese e nella zona per la sua più che trentennale attività di comerciante di scarpe. 

 

 
Da sinistra il vicesindaco Maurizio Bellocco, il presidente Corigliano, il sindaco Marco Cascarano, il parroco don Serafino Avenoso e Vittorio Sciarrone

 

Quella sera ci furono  brevi interventi di  Corigliano  e un saluto del sindaco Cascarano, poi un momento di preghiera e la benedizione di don Serafino, quindi vennero offerti dolci e biscotti. La festa fu completata da un concertino tenuto da una piccola band e dalle canzoni di Arturo Napoli. 

   Foto di gruppo per gli amici del Centro Anziani di Cinquefrondi

 

Fu una bella festicciola, come da tanto tempo non se ne vedevano. I sorrisi e l’entusiasmo dei presenti testimoniavano chiaramente il desiderio, anzi l’attesa di un luogo di incontro, per fare delle cose assieme, farsi compagnia e magari favorire anche nuove amicizie. La vita paesana sappiamo che può essere molto noiosa, specie per chi ha una certà età e non ha impegni di lavoro. Sapere che c’è vita oltre il divano, che ci sono facce amiche oltre allo schermo tv e ai vicini di casa, è davvero una boccata di ossigeno. 

 

La sede del Centro Anziani si trova fin dall’origine in una villetta di via Dante che è stata abitata per tutta la sua vita dall’avv. Mario Argirò, un personaggio di rilievo della storia recente cittadina. Negli anni 30 era stato uno dei maggiori dirigenti del Partito fascista, nel dopoguera fu anche consigliere comunale. In carriera è stato un grande avvocato. La vita della sua famiglia fu funestata dai terribili fatti del 5 luglio 1971, quando una banda di malviventi fece irruzione nei locali della Banca Popolare di Polistena per un rapina e sparò sugli impiegati presenti, compiendo una strage. Fra le 4 vittime di quella pazzia, due erano di Polistena, cioè Pasquale Valenzise e Francesco Iemma; due erano di Cinquefrondi, si chiamavano Giovanni Garcea e Francesco Scarano. Quest’ultimo in realtà era originario  di Polistena, ma da anni viveva a Cinquefrondi,  proprio nella villetta dell’avvocato Argirò, di cui aveva sposato la figlia. 

 

La presidentessa Wilma Macedonio con il vescovodiOppido mons. Francesco Milito e il parroco don Serafino Avenoso durante uan serata di festa al Centro Anziani il 5 dicembre 2017

 

Da quel lontano giorno la vita in casa Argirò prese un’altra piega, il sorriso della giovane vedova e della sua bambina  rimase triste, e si spense pure l’arguzia brillante dell’avvocato, uomo tanto scrupoloso  e serio sul lavoro quanto allegro e divertente nel privato. Qualche tempo dopo la signora abbandonò il paese, e decise di continuare la propria vita lontano da ricordi devastanti. L’avvocato invece rimase a Cinquefrondi e finì i suoi giorni in quelle mura. La famiglia avrebbe potuto vendere quell’edificio o affittarlo, ma non lo fece mai. Il legame con Cinquefrondi era troppo forte per poterlo recidere alla radice. La villetta dunque rimase lì per anni, quasi abbandonata a sè stessa. 

 

Poi un bel giorno il destino di quella casa prese la via migliore di tutte: in memoria dell’avv. Argirò, fu affidato per vent’anni alla gestione del Centro Anziani di Cinquefrondi, che lì dunque avrebbe avuto la sua sede. E che sede: un piccolo giardino al’ingresso, numerose comode stanze all’interno, un altro giardino sul retro. Una costruzione antica certo, con tutti i segni del tempo addosso. Ma nessuna associazione ha mai avuto a Cinquefrondi uno spazio così comodo e grande. Luce e acqua si impegnò a pagarle il Comune. 

Wilma Macedonio

In quel Centro grazie alle iniziative di Corigliano si sono tenute feste e spettacolini, convegni. Ed è continuato così anche  dopo, quando alla Presidenza è stata eletta Wilma Macedonio, donna allegra e spiritosa, molto accogliente, che ha finito per contagiare con il suo entusiasmo tantissima altra gente. In questi anni infatti l’esuberante Wilma ha promosso gite turistiche e gite culturali, ha portato i soci anziani e meno anziani a visitare le opere di Mattia Preti a Taverna nell’ottobre del 2018, e l’anno dopo ha trascinato molti a visitare le meraviglie di Pentedattilo, ha organizzato riunioni invitando medici ed esperti, ha promosso in grande stile la festa dei nonni, la festa dei papà, quella delle donne. Feste semplici, fatte soprattutto di allegria e di musica, dolci e tanta compagnia, e gioia di stare assieme serenamente. Esattamente le cose di cui c’è bisogno a Cinquefrondi, anche per uscire dalla montonia quotidiana. Wilma è riuscita anche a ottenere la presenza del vescovo di Oppido, mons. Francesco Milito, in una bella serata al Centro il 5 dicembre del 2017, per pregare insieme e chiacchierare, con cena annessa  grande torta finale. 

 

Tante altre serate sono state trascorse insieme al Centro, oltre a numerosi viaggi. Finchè non è arrivato il covid. Da allora l’attività associativa risente delle misure anticontagio e della legittima paura di ciascuno di prendere il virus maledetto. Ma Wilma, l’animatrice di questa associazione di ‘diversamente giovani’ come ama dire lei (gli iscritti sono circa 120) non vede l’ora di tornare in pista e riprendere a macinare iniziative, una dietro l’altra. “Abbiamo un pò di arretrati da recuperare” afferma con il suo sorriso gentile. 

 

Nonostante la pandemia, il Centro Anziani resta una realtà positiva di Cinquefrondi e, covid permettendo, magari riprenderà a correre a pieni giri già prima dell’estate . 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
I presenti all’inaugurazione del 5 novembre 2010
 
 
Foto di Marcello Roselli
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