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La Torretta
Ma quanto è bella la Torretta, simbolo di Cinquefrondi. Fu costruita nel 1934. Nel tempo l’hanno definita in tanti modi, Torre civica o Torre Littoria o Torre dell’orologio. Ma per noi è semplicemente la Torretta. E’ situata nella piazza principale del paese, al fianco della Chiesa Matrice. Sul vecchio sito web del Comune di Cinquefrondi, anni addietro venne ricostruito l’iter amministrativo di questa opera, e alcune di quelle informazioni riportiamo anche in queste pagine. Emerge una particolarità: i tempi di progettazione, appalto e esecuzione furono molto veloci, considerate le circostanze e i tempi; e anche i costi abbastanza contenuti.
L’opera fu progettata nel 1930 dall’ingegnere messinese Antonino Galatà. Nei primi mesi dell’anno il Podestà Francesco Della Scala chiese al professionista siciliano di redigere un progetto per la Torre dell’orologio. L’ing. Galatà fu rapido nel lavoro e già il 20 agosto di quell’anno il Comune trasmise agli uffici del Genio Civile di Reggio Calabria un primo incartamento, per le valutazioni tecniche e di legge e la conseguente approvazione.
La Torretta il giorno dell’inaugurazione
Dopo un paio di mesi, e precisamente il 18 ottobre 1930, il genio Civile di Reggio Calabria (servizio terremoto), restituì la documentazione indicando alcune variazioni da apportare, e cioè l’abolizione del tetto e delle colonnine a sostegno dello stesso. Anche l’importo dei lavori, inizialmente previsto in 74.000 lire venne ridotto a 67.000.
Il Comune modificò il progetto come richiesto dal Genio Civile, e questo allora diede il suo via libera. Superate tutte le procedure tecniche preventive, Della Scala nel gennaio del 1932 potè approvare il progetto definitivo e un mese dopo ottenne l’approvazione formale anche dall’ispettore superiore del Genio Civile.
La gara d’appalto per i lavori partì il 27 agosto e si concluse l’8 ottobre del 1932: risultò aggiudicataria la ditta di costruzioni di Raffaele Misiti di Cinquefrondi, altri partecipanti furono le aziende di Pietro Giordano e Giuseppe Giordano, anche loro cinquefrondesi, e quella di Carmelo Cosoleto di Bagnara.
Dopo l’appalto ci fu però un contenzioso con la ditta aggiudicataria e, come rilevò il Comune, ‘dopo un consistente scambio di missive tra il Podestà, la ditta ed il Prefetto si addiviene alla cessione dei lavori alla ditta Cosoleto di Bagnara’; il contratto fu stipulato il 18 febbraio 1933, pochi mesi prima della morte di Della Scala.
Fra le carte conservate -riferisce il vecchio sito del Comune- una ci informa che “intanto in paese si commenta il progetto e l’illustre Pasquale Creazzo invia una lettera al Podestà con alcune osservazioni relative all’ubicazione della torre, suggerendone la costruzione non nella piazza ma alla fine del Corso. Segue una riunione indetta dal Podestà e che vede la partecipazione dell’Ing. Galatà, di Creazzo e delle persone più in vista del paese”.
Il 24 aprile 1933 il Segretario Federale del Fascio chiede che alla base della Torretta civica vengano messi due grandi Fasci sulla base della torre, e una campana da utilizzarsi per le manifestazioni.
L’ 1 giugno del 1933 i lavori vengono consegnati alla ditta Cosoleto, con l’impegno a completare l’opera entro otto mesi. Nel frattempo le condizioni di salute di Della Scala si sono aggravate, anche se lui nasconde per come può la sua situazione. Il Podestà , firma il contratto con la ditta Cosoleto e parte in direzione della capitale. Non è chiaro quanto avesse coscienza della gravità del suo stato di salute e se sapesse che la situazione fisica aveva imboccato una via senza ritorno. Sta di fatto che pochi giorni dopo aver firmato il via ai lavori della Torretta, il Podestà fu ricoverato alla clinica Santa Elisabetta di Roma, nella quale avrebbe concluso i suoi giorni poco più di un mese dopo.
I lavori della Torretta vennero ultimati il 30 aprile 1934, con due mesi in ritardo sulla tabella di marcia, e furono collaudati dall’Ing. Vincenzo Venza del Genio Civile di Messina.
L’opera alla fine costò Lire 74.806,36 come previsto nel progetto originario, e lo stato finale dei lavori fu approvato dal nuovo Podestà, l’avv. Francesco Pasquale. La Torretta fu costruita con i soldi ancora disponibili nel fondo per la ricostruzione dopo il terremoto del 1908.
Dalla Torre originaria sono stati rimossi, dopo la guerra, i due grandi Fasci dalla base, uno dei quali sostituito da una lapide commemorativa della intitolazione della “Piazza della Repubblica”.
Nei suoi quasi novanta anni di vita l’edificio simbolo di Cinquefrondi ha subito periodicamente vari lavori di manutenzione, ma la struttura dell’opera è la stessa del 1934.
Foto Archivio Storico Tropeano