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Andrea Agostino

 

Se Cinquefrondi è la città della musica, gli Agostino sono la famiglia della musica. Andrea Agostino è l’ultimo discendente di una lunga genia di bandisti, da generazioni impegnata in prima persona nella musica e nella banda cittadina. Lui ha cominciato da bandista semplice, poi ha percorso strade nuove e un giorno è finito a suonare nientemeno che con un gruppo legato ad un progetto sui  Pink Floyd. Cose che accadono ai cinquefrondesi di talento e di studio, e che spesso gli stessi concittadini e vicini di casa ignorano, Nella storia professionale di Andrea c’è tanto silenzio e tanta umiltà, ma anche tante soddisfazioni, piccole e grandi. 

 

 

              Nella foto Andrea Agostino al concerto con  Durga McBroom, la corista storica dei Pink Floyd, a Torino

 


Di Andrea Agostino però torneremo a parlare più avanti, ora vale la pena soffermarsi un pochino sulla sua incredibile famiglia di musicisti e bandisti. Nella quale il rincorrersi di nomi e parentele e somiglianze fa venire il mal di testa. 

Bandisti erano infatti suo nonno, i due fratelli di suo nonno, suo padre, tre zii e un cugino peraltro ancora in attività, mentre un altro cugino ha seguito la via del canto. 

 
Nella foto Andrea Agostino è il primo da sinistra; il quinto è  il direttore della Banda Lona Raso

 

Il nonno, di cui Andrea porta il nome, ha suonato i piatti dagli anni ’20 fino al 1979, quindi ha vissuto per intero la parabola del grande maestro Carlo Creazzo, il direttore che diede alla Banda cinquefrondese la spinta per affermarsi e consolidarsi nel tempo. 

I due fratelli del nonno di Andrea, cioè Carlo e Raffaele, suonarono rispettivamente il clarinetto e il tamburo. Il primo addirittura fece parte della originaria prima Banda di Cinquefrondi istituita nel 1879 ai tempi  del maestro Leopoldo La Camera che la fondò, e di Raffaele Panetta, che la diresse fino al 1897. Carlo Agostino suonò fino agli anni Trenta; il fratello Raffaele, di poco più giovane, esercitò invece fra il 1920 e il 1959. Tutti furono allievi e collaboratori del maestro Carlo Creazzo.

 

 

Nella foto Andrea Agostino, bandista per passione e seggiaru di mestiere

 

Nella foto, al centro dell’immagine, dietro al bambino, Andrea Agostino nonno

 

Anche Peppino, il papà di Andrea è stato suonatore, in particolare di saxofono tenore, dal 1947 fino al 2012. Insieme con lui, i suoi tre fratelli: Michele specializzato nel flicorno contralto, dal 1936 al 1942; Antonio al clarinetto, in attività fra il 1940 e il 2000; Salvatore, la tromba, dal 1951 al 1958. 

 

Nella foto, in primo piano Giuseppe Agostino; dietro, il figlio Andrea in occasione di una uscita con la Banda cittadina molti anni fa

 

 

Ma  l’epopea della famiglia Agostino non è finita qui, perché Andrea ha anche un cugino ancora attivo nella banda, si tratta di Antonio (di cognome naturalmente Agostino), che in paese però è noto a tutti come Totò Parisi; storico sarto del Corso, attualmente decano del complesso, Totò suona il tamburo ed è in musica fin dal lontano 1952, quindi quest’anno celebra i suoi 70 anni di nozze con la banda e non sarebbe male che questa ricorrenza venisse adeguatamente festeggiata

 

                         Nella foto, Totò Parisi al centro

 

 

Nella foto a lato, un gruppo di bandisti storici di Cinquefrondi. Parisi è il quinto da sinistra

 

 

Su Totò Parisi va aperto un capitolo a parte, perchè lui non è un semplice bandista, ma una istituzione del paese, e lo conoscono tutti; perchè fa il sarto da decenni, nel suo laboratorio del Corso Garibaldi; perchè da quando era ragazzino suona nella Banda. E poi ancora, perchè  è un uomo d’altri tempi, di rara educazione e gentilezza, sempre disponibile con tutti e accogliente nel suo laboratorio-sartoria che è anche una specie di circolo di amici, dove ci si ritrovano in tanti a chiacchierare e farsi compagnia in un clima assai amichevole e giocoso, come il padrone di casa. Parisi qualche volta ha fatto anche il cantante per diletto in una delle tante orchestrine paesane.

 

Nella foto, Totò Parisi, il decano dei bandisti cinquefrondesi

Torniamo ad Andrea: ha esordito in pubblico nella Banda di Cinquefrondi il giorno della festa del Rosario, nell’ottobre del 1989, e ricorda quel giorno come un avvenimento fondamentale della sua vita, quasi un secondo compleanno. Siccome era bravo, da semplice bandista esecutore è pian piano salito di grado e dal 2008 al 2013 è stato perfino Direttore, incarico che però ha dovuto a malincuore lasciare, a causa del suo trasferimento a Torino per motivi di lavoro; nel capoluogo piemontese infatti, Andrea Agostino insegna, naturalmente, musica in una scuola. Nonostante viva altrove ha mantenuto un fortissimo legame con il suo paese e la sua Banda, e  durante l’estate, quando si reca in paese per le vacanze, lui che ne è stato direttore, si mette al servizio del suo vecchio gruppo e suona in mezzo agli altri come un bandista semplice e ultimo arrivato.

 

Nella foto Totò Parisi suona la batteria e canta durante un concerto

 

Il ragazzino Andrea ha mangiato pane e musica da sempre e pian piano si è avviato sulla stessa strada dei suoi familiari. Fin da piccolo ha preso dimestichezza con il sassofono, strumento attorno al quale ha trasformato l’amore per la musica in una professione. Dopo i primi rudimenti appresi grazie all’insegnamento del padre, Andrea ha infatti frequentato, fino a diplomarsi, il Conservatorio ‘Torrefranca’ di Vibo Valentia.  

E da lì ha cominciato un percorso tutto in crescita che l’ha portato a esplorare anche territori diversi, come ad esempio il jazz. Nel 2013, dopo altri corsi e anche premi conseguiti qua e là, Agostino ha conseguito al Conservatorio di Cosenza il diploma accademico di primo livello in Strumentazione per banda e Direzione di orchestra di fiati. Tra uno studio e l’altro, come detto, nel 2008 è stato anche direttore del terzo complesso bandistico di Cinquefrondi, quello intitolato al maestro Creazzo. 

 

Agostino ha individuato la sua vera passione e identità nello studio e nella specializzazione del Saxofono. Prima di accasarsi nel capoluogo piemontese, ha insegnato musica in varie scuole calabresi, ha composto molti brani, anche per banda. E ha anche pubblicato un libro molto interessante proprio su Cinquefrondi. Ha avuto la pazienza di andare a spulciare vecchi testi, quaderni, ritagli, spartiti, appunti in parte della famiglia Creazzo, in parte della parrocchia e di ciò che si trova in giro sulla materia. Ne è venuto fuori un volume dal titolo ‘Carlo Creazzo, musici, cantori, orchestre e la banda di Cinquefrondi’ (pubblicato nel 2017). Non è una storia completa delle bande cittadine, ma è come se lo fosse. Soprattutto Agostino ha il merito di aver proposto al pubblico la figura del maestro Carlo Creazzo, del quale ha ritrovato e messo in ordine una gran quantità di scritti e composizioni, è andato a scartabellare negli archivi comunali, nelle vecchie e dimenticate pubblicazioni in materia di musica per ricostruire anche la ricchissima produzione del maestro Carlo. 

 

 

Altre due pubblicazioni firmate da Andrea sono di natura ‘tecnica’, rivolte soprattutto agli addetti ai lavori e riguardano il suo strumento preferito, infatti s’intitola “Metodo Progressivo per Saxofono per principianti, con accompagnamento per pianoforte” (2018) con un aggiornamento nel 2021.

 

 

Nella foto giovani bandisti di qualche anno fa, il terzo da destra è Angelo Mazza, cugino di Andrea Agostino e musicista pure lui

 

 

Ma c’è una cosa ancora che rende particolarmente significativo questo giovane musicista, ed è un evento accaduto nel 2017 quando a Torino, dopo diverse collaborazioni con vari gruppi musicali, Andrea Agostino è entrato a far parte del progetto ‘Pink Sound’, suonando fra l’altro in una serie di spettacoli con Durga McBroom corista storica nientemeno che dei Pink Floyd. 

 

La McBroom è una cantante, cantautrice e attrice americana che in più occasioni, insieme con la sorella Loreley, è stata voce di quel gruppo favoloso che ha fatto la storia della musica. Questo fatto era passato in sordina, quasi fosse normale suonare a quel livello con quei professionisti. Andrea, nonostante i suoi 50 anni, è rimasto un ragazzo umile e, pur senza mettere i manifesti in giro, come suol dirsi,  ha tenuto alto il nome della sua famiglia di musicisti e quello della nostra cittadina, facendosi strada e mettendosi in luce a Torino. Orgoglio cinquefrondese.

 

Concludiamo ricordando che nel 2022  Cinquefrondi annovera ben tre bande: quella intitolata  a ‘Leonardo Raso’ e diretta dal giovane polistenese (ma con origini cinquefrondesi) Francesco Albanese; la Banda ‘Euterpe’ diretta dall’esperto maestro Tonino Salaris e quella, intitolata a ‘Carlo Creazzo’, attualmente diretta dal giovane Domenico Mazzù. 

Risulta difficile comprendere, quantomeno a chi non vive dall’interno le dinamiche del ricco e sempre effervescente mondo musicale cinquefrondese, come mai dalla originaria Banda storica siano nate nel tempo, per gemmazione, altri due gruppi. Non sono state scissioni o separazioni cruente o polemiche, sono semplicemente esperienze nuove che hanno deciso di seguire per conto proprio la loro strada. D’altra parte, se c’è una cosa che in paese non è mai mancata sono proprio i bandisti, sempre molto numerosi …! Ai quali vanno ad aggiungersi esperienze diverse e anche innovative di altri gruppi, ma di questi parlerò un’altra volta.

                  

                                                                       Nella foto  Andrea Agostino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto Archivio Gerace, Archivio Storico Tropeano, Marcello Roselli

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