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Il trionfo del 1982
Un campionato memorabile della Cinquefrondese fu quello che si concluse nel maggio del 1982 con la vittoria del torneo e la promozione in Prima Categoria.
La squadra guidata dall’allenatore cinquefrondese Rocco Panuccio, dopo uno stupendo campionato, peraltro cominciato in sordina, raggiunse un traguardo molto atteso, vincendo il Girone F della Seconda categoria calabrese. La storia di quella promozione si può riassumere in poche battute: l’allenatore indovinato, l’entusiasmo di dirigenti e pubblico, tanta umiltà.
Nella foto in alto, in piedi da sinistra Franco Amato, Michele Longo, Giuseppe Restuccia, Mario Cannizzaro, Michele Mnferoce, Salatore Bulzomì; in baso da sinistra, Giuseppe Corica, Giuseppe Macrì, Salvatore D’Aloe, Ciccio Valentino, Palmiro Zerbonia e Nicola Carrano
Nella foto a lato, l’assessore Walter Burzese premia l’allenatore Rocco Panuccio
Gli appassionati e i tifosi seguirono le sorti della squadra con molto interesse fin dall’inizio del campionato, senza scoraggiarsi nonostante i quattro pareggi ottenuti nelle prime 5 partite, che certo non erano un inno all’entusiasmo. Poi Panuccio cambiò qualcosa nell’assetto di gioco e dalla sesta partita in poi l’appuntamento con la vittoria divenne una costante fino al termine della stagione.
L’assessore Burzese consegna il premio per la vittoria del Campionato al capitano Michele Longo
La partecipazione e l’entusiasmo del pubblico erano così forti che ogni incontro, anche quelli in trasferta, era come giocato in casa, tanto era intenso il tifo, e lo stesso presidente del club, l’avv. Francesco Bellocco, sottolineava che il pubblico era il dodicesimo giocatore, come suoi dirsi in questi casi.
Lo scambio di saluti prima della partita fra i due capitani: Michele Longo per la Cinquefrondese e Sandro Amore (peraltro anche lui di Cinquefrondi) per la Maroso Polistena. Si riconoscono nella foto anche il dirigente Peppino Cuiuli con la maglietta rossa) e il vigile urbano Piero Giordano
La vittoria finale portò grande soddisfazione e euforia anche perché duramente inseguita negli anni, e aspramente combattuta in campionato, dato che la Cinquefrondese a causa del suo inizio poco brillante era stata costretta a inseguire per lunga parte del torneo la capolista S. Costantino. Nel girone di ritorno l’inseguimento fu completato e il sorpasso suggellato da un secco 3-1 proprio in casa della formazione rivale, incredula di quella straordinaria rimonta; a fine campionato il S. Costantino risulterà staccato di ben dieci punti.
Il tecnico Panuccio mostra la targa ricordo. Nella foto in primo piano a sinistra il dirigente Peppino Scicchitano e il presidente Bellocco. In secondo piano il dirigente Salvatore Mileto e il vigile Angelo Tigani
La squadra concluse il torneo con un bottino di tutto rispetto: 19 vittorie, 6 pareggi e una sola sconfitta. I cinquefrondesi segnarono 73 reti, mentre la porta difesa da Giuseppe Restuccia fu bucata appena 20 volte.
Tale fu il dominio dei biancocelesti quell’anno, che la certezza matematica della promozione arrivò con due settimane di anticipo e, in occasione dell’ultima di campionato disputata dentro le mura amiche contro la Maroso Polistena, ci fu naturalmente una grande festa, con tanto di banda musicale al seguito.
La tifoseria, guidata dall’entusiasmo di dirigenti come Peppino Cuiuli e Peppino Scicchitano, fece confluire allo stadio la gioia di un paese che rinasceva nello sport di buon livello, dopo anni di Seconda Categoria. Decine di bandiere biancazzurre e di fumogeni fecero da cornice alla partita con i cugini polistenesi.
Prima dell’inizio, il prof. Walter Burzese, assessore comunale allo sport consegnò una medaglia ricordo a tutti i giocatori, e un artistico trofeo al presidente Bellocco e ai dirigenti Cuiuli e Scicchitano. Targa ricordo anche per l’allenatore Panuccio. Poi la festa, in giro per il campo e più tardi lungo le vie del paese, fra gli applausi dei tifosi proprio nel giorno della festa di San Michele patrono di Cinquefrondi.
Nella foto l’assessore Burzese consegna una targa ricordo al all’avv. Francesco Bellocco, presidente della Cinquefrondese
La rosa di quella straordinaria stagione comprendeva i giocatori Franco Amato, Michele Longo, Giuseppe Restuccia, Giuseppe Corica, Aldo Chirubino, Michele Manferoce, Palmiro Zerbonia, Ciccio Valentino, Nicola Carrano, Mario Cannizzaro, Giuseppe Macrì, Salvatore Bulzomì, Michele Iannizzi, Salvatore D’Aloe, Antonio Monteleone.
Foto Archivio Gerace