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Angelo Franco
C’è un giovane artista cinquefrondese che si sta facendo spazio nel mondo artistico con delle creazioni davvero inusuali e sorprendenti, anche un pò provocatorie, e che ha davanti una carriera che si annuncia interessante.
Si chiama Angelo Franco e da tempo vive a Torino, dove da qualche anno ha cominciato a esporre le sue creazioni suscitando curiosità e apprezzamenti, e non poco stupore.
Angelo è nato a Cinquefrondi l’11 gennaio del 1991 ed è rimasto in paese per qualche anno, poi con i genitori si è trasferito a Plaesano (paese di origine della mamma; il papà è Biagio Raimondo Franco), da molti anni vive nel capoluogo piemontese dove ha studiato e lavora. E quando può fa la spola fra Cinquefrondi e Palesano per salutare amici e parenti.
Fin da bambino ha sempre avuto curiosità per le cose diciamo così artistiche e inusuali, ma ha scoperto il suo talento pittorico soltanto a 22 anni, per caso. Degli amici di un’associazione culturale gli chiesero di realizzare un’immagine su tela della Madonna Addolorata. Il risultato fu esplosivo e da lì Angelo ha cominciato a prendere sempre più confidenza con i colori. Arrivando a creare un suo personalissimo stile, che non passa inosservato.
A Torino le sue prime mostre hanno fatto discutere molto, e i suoi quadri hanno cominciato a essere richiesti dal pubblico. Eppure non sono quadri ‘normali’ come ce ne sono tanti, cioè panorami, volti, figure tradizionali della realtà, presentati con l’estro dell’artista. E non c’è niente di calabrese, di bucolico, della terra natale, degli artigiani, della campagna ecc. . No, le immagini di Angelo Franco vanno oltre la realtà e colpiscono come un pugno nella pancia. Possono non piacere, ma lasciano senz’altro un’emozione in chi le guarda.
Angelo, forse per scelta forse per caso, ha creato un filone abbastanza inedito, quasi specializzandosi in immagini di nudi di uomo e di donna, che però tanto per cominciare non sono mai volgari, ma soprattutto sembrano asessuati, e stanno nella realtà in modo bizzarro, in mezzo a tante figure geometriche, il tutto in un ambiente decisamente surreale e improbabile.
Le inquadrature delle immagini, come si può ben vedere dalla rassegna pubblicata in queste pagine, sono di carattere fotografico. Cioè il pittore lavora col pennello come se fosse una fotocamera, così crea immagini verticali e oblique, o che sembrano osservate dal basso o dal di dentro, con gli effetti che ciascuno può notare.
Angelo non ha ancora raggiunto la sua maturità artistica, d’altronde è ancora troppo giovane, e come confida lui stesso per ora si diverte a “mettersi alla prova”, misurando le sue capacità, “esplorando tra gli stili e le tecniche” che più sente alla sua portata, avvicinandosi sempre più ad una forma di “surrealismo contemporaneo” da autodidatta. Ma di sicuro ha imboccato una via importante.
Io non sono un esperto di arte e il mio commento non può andare oltre le cose che ho già scritto, di sicuro posso però dire che i quadri di Angelo sono suggestivi e mi piacciono molto. Il suo porsi sempre in una prospettiva diversa per guardare e dipingere cose e figure e persone, lascia a volte senza parole. Perchè propone un punto di vista inedito o imprevisto della realtà.
Nessuno dei quadri di questo giovane pittore cinquefrondese è banale o semplice o sempliciotto. Ciascuna immagine porta con sè una carica, una forza che non lascia indifferenti. Per il resto lasciamo agli esperti di arte un giudizio approfondito. Quella fin qui percorsa è solo la prima parte di una strada che può portare Angelo molto lontano.
Nonostante la sua giovane età, Angelo Franco ha già fatto molte mostre e partecipato a numerose rassegne collettive, conquistando anche premi e apprezzamenti.
Nel maggio del 2020 gli è stato dato il Premio Internazionale Città di New York con l’opera “Labirinto di mare”. (foto qui a destra)
L’ultima soddisfazione se l’è presa l’anno scorso, da finalista alla Biennale di Arte di Montecarlo con l’opera “c-OVI-d” (foto sotto) Auguri di grande successo a questo giovane e promettente cinquefrondese.