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A Novi Ligure (Alessandria), dove si era trasferito da molti anni, è morto ieri Salvatore Scali, che in passato è stato trombettista nel Circo di Liliana Orfei. Era nato 74 anni fa a Cinquefrondi. Dopo avere lasciato, per motivi di salute, il mondo circense, molti anni più tardi era tornato a suonare per la “B.B.Orchestra”, una band di Novi Ligure con un ventennio di attività, che si occupa soprattutto di iniziative benefiche.
Lo ha reso noto il sito di informazione ‘Il reggino’, precisando che sui social la band novese ne ricorda la carriera e la vita. «La foto che lo inorgogliva di più – si legge sul post pubblicato oggi – era quella accanto a Papa Wojtyla, quando una rappresentanza del mondo del circo andò da lui, in Vaticano». Preziosi i consigli dispensati ai giovani talenti che aveva al fianco. Tra questi il novese Pietro Sciutto, che oggi suona nell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, diretta dal maestro Riccardo Muti.
A Cinquefrondi il musicista scomparso veniva chiamato Turi, ricorda Walter Burzese, che di Scali fu amico, e aggiunge che “lui suonava molto bene la tromba e quando a Cinquefrondi arrivò il circo lui scelse di seguirlo e quindi di vivere la vita del circo” cosa che poi effettivamente fece per lunga parte della sua esistenza. All’epoca Scali era poco più che ventenne.
Ed ecco come lo ricordano gli amici della sua B. B. Orchestra:
CI HA LASCIATO SALVATORE SCALI, TOTÒ, MUSICISTA.
In quasi tutte le serate della B.B. Orchestra, se la location lo permette, sono contemplate delle proiezioni su uno schermo dove vengono anche presentati a uno a uno i componenti della formazione; me ne sono sempre occupato io.
Un giorno chiesi a Totò di portarmi una sua foto, quella che riteneva essere la più significativa.
Si presentò con un album in cui era praticamente racchiusa la sua carriera da musicista professionista nel Circo di Liliana Orfei. Su parecchie di quelle foto accanto a Totò c’era proprio lei, Liliana. “Guarda che bella donna, gran signora! Al circo eravamo veramente una grande famiglia. Una piccola comunità viaggiante che si spostava da una parte all’altra del mondo” mi diceva con gli occhi lucidi.
Ma la foto che lo inorgogliva di più era quella accanto a Papa Wojtyla, quando una rappresentanza del mondo del circo andò da Lui, in Vaticano.
Poi una brutta malattia proprio li nel cavo orale lo costrinse ad “appendere la sua tromba al chiodo” e a cambiare mestiere. E la sua vita.
L’insistenza di alcuni amici lo costrinse dopo qualche anno a riprovare e con non pochi sforzi, ma tanta buona volontà riuscì nuovamente a suonare la sua tromba. Approdò nella B.B. Orchestra, la big band attualmente diretta da Franco Crotti.
Durante le prove ti avevo di fronte: se dovevi fare un “assolo” ti concentravi, suonavi poi alzavi lo sguardo verso di me.
Un “occhiolino” era il “nostro” segno che era andato tutto bene. Ma la cosa più bella era vederti dispensare consigli “da anziano e navigato musicista” ai giovani talenti che avevi al fianco nella sezione delle trombe: ora molti di quei ragazzi sono musicisti professionisti di alto livello, chissà se hanno messo a frutto anche i tuoi suggerimenti…
Durante questo brutto periodo di pandemia che ci ha tenuti lontani dalla nostra attività musicale ci siamo sempre sentiti telefonicamente anche grazie alla tua adorata moglie che ultimamente ti “ha prestato” la voce.
Ciao caro Totò, animo gentile.
La tua cartellina con la scritta “Tromba, spartiti Totò“ rimarrà al solito posto, tanto lo sappiamo che sei sempre lì a suonare e a divertirti con noi.