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Avvocato cassazionista, 43 anni, due figli, cavaliere della Repubblica italiana in un periodo storico in cui tale onorificenza non viene facilmente concessa, Anselmo Scappatura è il nuovo commissario della sezione dell’Udc di Cinquefrondi.

Scappatura non è nuovo della politica, essendo stato consigliere, assessore e vicesindaco ai tempi dell’amministrazione guidata da Marco Cascarano, negli anni dal 2010 al 2015. Si distinse per un intenso attivismo, diventando punto di riferimento per molti cittadini, ottenne un largo consenso e diede spazio e ossigeno soprattutto all’area moderata della politica cinquefrondese, quella che un tempo era legata alla Democrazia cristiana e al popolarismo sociale in genere senza i grilli per la testa della lotta di classe.

In famiglia Anselmo ha sempre respirato pane e politica: suo nonno, l’avv. Anselmo Mammola fu consigliere comunale socialista a Cinquefrondi negli anni ’50; e la mamma, la compianta professoressa e poetessa Violetta Mammola fu candidata a sindaco  con una lista vicina alla sinistra nel 2000, anno nel quale poi morì improvvisamente.

Dopo alcuni anni di silenzio e di ritiro a vita privata, l’avvocato Scappatura torna dunque alla politica attiva, sua antica passione. Da giovane studente fu iscritto alla sinistra giovanile militando nella corrente cristiano sociale unitamente al prof. Varrà di Cinquefrondi, in seguito ha ricoperto vari incarichi in sede provinciale. Poi si è avvicinato all’Udc e lì è sempre rimasto, anche quando è stato lontano dall’impegno pubblico in prima persona.

Il ritiro di Anselmo dalla politica a suo tempo stupì molto la comunità politica cinquefrondese, lui appartiene a una generazione che ha espresso alcune figure di sicuro valore nella politica cittadina e che purtroppo hanno scelto di fare un passo indietro (l’ex vicesindaco e consigliere provinciale Giuseppe Longo e l’ex vicesindaco Maurizio Bellocco, per citarne solo alcuni) e oggi perciò vale la pena saperne di più.

Anselmo, dopo un’esperienza di vicesindaco e assessore con Marco Cascarano e la sua maggioranza nel 2010, e qualche anno di ritiro a vita privata, ritorni all’impegno politico pubblico. Perché ?

La passione per la politica, intesa come servizio reale e fattivo per la comunità, non è mai scemata, anzi negli anni in cui non ho ricoperto cariche pubbliche ha raggiunto una nuova consapevolezza. Ascoltare con vivo interesse i bisogni della gente, credo sia l’incipit di chi desidera fare politica, o meglio di chi crede che amministrare la cosa pubblica possa aiutare al progresso di una comunità.

E’ un impegno in chiave cinquefrondese o ti rivolgi anche a un orizzonte più ampio ?

Chi vuole mettersi al servizio di una comunità, penso che non possa esimersi dal “misurarsi” nei luoghi in cui vive ed opera, anche se è noto che i centri reali delle decisioni più importanti sono sicuramente sovra-comunali; ne consegue, che i rapporti con coloro i quali già ricoprano ruoli di più ampio respiro, siano indispensabili quantomeno per essere posti a conoscenza di progetti di sviluppo futuristico che potrebbero passare sopra le nostre teste in modo silente ed anche alcune volte non voluto.

C’era davvero bisogno a Cinquefrondi di un altro partito ?

Sono un convinto assertore della Democrazia e quindi credo fortemente che il pluralismo d’Idee, anche politiche, sia una ricchezza. La nostra comunità ha una tradizione moderata, che ha necessità di poter essere rappresentata, al netto di personalismi o  di più o meno auto dichiarati leader locali, che sovente non forniscono la giusta attenzione ai bisogni della gente.

Oggi quali sono, a tuo avviso, i problemi principali del nostro paese ?

Il nostro paese deve continuare a rinnovarsi nella continuità. Ciò, a mio avviso, non è un ossimoro, ma credo vi sia bisogno di riprendere a piene mani il bello ed importante che il passato e la storia del nostro paese ci insegnano, con in primis i valori di cui la nostra comunità è portatrice sana. La rivoluzione dovrebbe partire da qui, ovvero riconoscere Cinquefrondi paese laborioso che vuole attrarre investimenti anche di natura privata per la creazione non di mere operazioni finanziarie di speculazione, ma di realtà che possano creare opportunità concrete di lavoro.  Il lavoro, o meglio la sua carenza specialmente per le fasce più giovani, è il problema serio della nostra comunità; pertanto, spero che possa crearsi un’ottica diversa in cui le realtà imprenditoriali vengano ascoltate per creare questo circuito virtuoso.  Gli altri problemi, sono sempre quelli annosi e che ci portiamo da più o meno lungo tempo, e di cui onestamente la responsabilità non potrebbe essere addebitata a nessuna delle più o meno recenti Amministrazioni; mi riferisco al problema idrico, ed al mondo tributi, oltre che alla viabilità. Per affrontarli con vero cipiglio, credo bisognerebbe abbandonare l’idea della ricerca di potenziali responsabili, ma seriamente dialogare, seguendo i diversi punti di vista ma con l’obiettivo di una sintesi reale e concreta che non penalizzi il popolo per come è sempre stato.

Come giudichi l’operato dell’attuale amministrazione comunale ?

Questa amministrazione, pur avendo idee politiche lontane dalle mie, è composta da una squadra di giovani volenterosi. Hanno iniziato un percorso di più ampio respiro in diversi campi. Certamente, a dispetto del passato in cui ho amministrato (2010-2015) che, bisognerebbe ricordarlo. era quello del periodo Monti,  e quindi delle massime restrizioni economico-finanziarie-fiscali, hanno il vantaggio di trovarsi ad amministrare in una congiuntura positiva, poiché i fondi nazionali ed europei vengono più facilmente elargiti ai comuni. Infatti, anche nei paesi vicini, troviamo amministrazioni capaci di intercettare finanziamenti con più facilità rispetto al passato. Ma ciò non implica che ci sia un lavoro costante tanto della politica quanto degli uffici che, non dimentichiamolo, sono gli organi preposti ad attuare concretamente quello che la politica pensa e richiede.

Come valuti l’attività dei partiti di opposizione ?

Ritengo che l’opposizione nel passato, e mi riferisco al periodo 2015-2020, per quanto concerne la mia parte politica (ciò che era rimasto della lista in cui ho concorso alla rielezione dell’amministrazione comunale cui ho fatto parte) sia stata del tutto assente, e non abbia consentito a coloro i quali potevano dedicare sicuramente più tempo ed attenzione di poter porre in essere il ruolo di minoranza. Opposizione a scanso d’equivoci nella mia visione non è essere sempre, e per partito preso,  contrari a quanto una maggioranza propone, ma significa ponderare un’attività politica avendo come stella polare il bene comune della realtà locale che ha affidato un consenso. Per quanto concerne l’attuale minoranza, credo stia lavorando con un maggiore mordente ma è mia opinione che non dovrebbe stare sempre “dietro” l’operato della maggioranza, ma essere più propositiva e non quindi solo critica.

Quale messaggio mandi ai tuoi sostenitori ? quale sarà il tuo programma di lavoro ?

Cinquefrondi ben conosce il modo in cui opero. I cittadini comprendono perfettamente chi sia o meno dotato di credibilità o chi possa essere il solito affabulatore delle folle. Fortunatamente, il presente consta di una comunità culturalmente “attrezzata” che ben conosce cosa desidera. Il programma di un partito moderato non può che raffigurare e tradurre concretamente tali esigenze e mettere quantomeno le basi per la risoluzione delle problematiche più importanti della nostra comunità.

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