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Una brutta tegola si è abbattuta sulla società calcistica cittadina. La Lega Calcio ha infatti comunicato alla Cinquefrondese che non potrà più continuare a giocare sul suo campo, se prima il Comune non effettuerà i lavori per rendere il ‘C. Cimino’ adeguato alle norme regolamentari del Campionato di Promozione. L’adeguamento riguarda anzitutto l’ampliamento del perimetro di gioco.
La notizia era temuta da molti mesi, e il club aveva lanciato l’allarme in tempi lontani. Già l’anno scorso infatti fu possibile partecipare al Campionato soltanto grazie a una deroga concessa dalla Lega. Ma nel frattempo nessun lavoro è stato fatto, e quest’anno la Lega Calcio ha detto niente deroghe. Oggi dunque è diventato realtà lo stop a ogni competizione ufficiale sul campo cittadino e l’obbligo a giocare altrove le partite ‘in casa’. Già da sabato prossimo, cioè il 15 ottobre, i biancocelesti affronteranno la Ravagnese sul campo di Roccella anzichè al ‘Corrado Cimino’. Nella speranza di trovare qualche altra soluzione più vicina per le gare successive, ma non è facile per gli impegni concomitanti di altre squadre e anche per i costi che il club cittadino dovrà sostenere.
Davanti a una decisione del genere, la Cinquefrondese ha davanti a sè lo spettro addirittura del ritiro dal campionato, anche se per il momento il Presidente del club, l’avv. Guuseppe Bellocco, ha escluso una tale eventualità, confidando in un rapido risolversi del problema.
Bellocco e i suoi dirigenti hanno fatto rinascere il calcio nel nostro paese dopo che per anni la squadra locale era scomparsa dai radar delle primarie competizioni ufficiali. Hanno compiuto, anche economicamente, uno sforzo enorme, nell’incredulità di molti, che non pensavano potesse, un giorno, tornare il grande calcio calabrese a Cinquefrondi. Ma ora che è tornato, rischia di svanire tutto.
D’altra parte bisogna mettersi nei panni di una dirigenza e di una squadra che ogni domenica ‘casalinga’ dovranno fare armi e bagagli e recarsi per esempio a giocare a Roccella ! e che dire dei tifosi e degli appassionati ? quanti di loro potranno seguire la squadra in un luogo così lontano ? I biancocelesti diventeranno una squadra perennemente impegnata fuori casa e praticamente senza tifosi al seguito…non è una prospettiva accettabile. Tnto più alla luce del secondo posto in classifica attualmente occupato dalla squadra e delle ambizioni verso traguardi ancora superiori.
C’è da augurarsi dunque che i lavori di ammodernamento del campo vengano fatti prima possibile, così da consentire alla squadra di tornare a giocare davanti al pubblico amico e soprattutto nel proprio campo. Bellocco, molto dispiaciuto e preoccupato per la situazione creatasi, si è però detto fiducioso e confida che l’Amministrazione comunale, “come più volte promesso”, possa realizzare presto i lavori di ampliamento dello stadio e consentire così alla Cinquefrondese di tornare a giocare sul proprio campo. E’ ciò che anche tutti gli sportivi e i tifosi si augurano.
Di seguito il comunicato ufficiale diffuso oggi dall’Usd Cinquefrondese:
“La Lega Calcio ha ufficialmente comunicato che lo stadio comunale ‘C. Cimino’ di Cinquefrondi non potrà, allo stato, essere utilizzato per le competiioni ufficiali.
Le prossime gare casalinghe della Cinquefrondese, nel Campionato di Promozione, dovranno necessariamente essere disputate su un campo idoneo alla categoria e ciò fino a quando la struttura locale, nel suo complesso, non verrà opportunamente sistemata, ampliata e adeguata alle norme regolamentari previste per la categoria.
Pur con tanti ulteriori sacrifici, non solo economici, e malgrado le oggettive difficoltà a reperire idonea struttura, a costi contenuti, per ospitare le prossime gare interne, la società ha deciso di portare a conclusione il campionato con l’obbiettivo di raggiungere i risultati prefissati. E tutto ciò a condizione e nella speranza che, nel contempo, l’Amministrazione comunale, come più volte promesso, effettui in tempi ragionevoli i lavori necessari, più volte sollecitati, e adesso non più differibili, così da evitare che venga vanificato quando di positivo fin qui fatto e scongiurare il rischio della definitiva scomparsa del calcio a Cinquefrondi.