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Eccoci a una nuova puntata, la sesta, con le parole del vecchio dialetto cinquefrondese ormai sempre meno usate o addirittura del tutto scomparse. Mimì Giordano appassionato della materia ci accompagna in questo affascinante viaggio nei segreti della nostra lingua.
di Mimì Giordano
Billi-Balli: non è una parola soltanto del dialetto “cincrundisu” ma un’espressione tipica,anche del circondario, simpatica, Indica festeggiamento,baldoria, ma può significare anche disordine,impicci. Modo di dire: mi dassau ‘ntra li billi-balli
Bisèculu: arnese in legno utilizzato dai calzolai per lucidare le suole delle scarpe.
Bisestu: aggettivo che significa molto grosso,di buona stazza. Deriva dal latino bis sextus, bisestile.Una curiosità che ho appreso in tarda età: questo termine esiste da quando Giulio Cesare, nel 46 A.C. volle mettere ordine nella non corrispondenza del calendario civile con quello solare. Il primo lo conosciamo, appunto tramite il calendario; il lunare è quello che la terra impiega per effettuare il giro intorno al sole, cioè 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi. Così dicono i libri, gli astronomi e per il fatto che ogni 4 anni noi accumuliamo un credito di 24 ore, febbraio ha il 29° giorno. Quindi è più grosso, più BISESTU degli altri mesi.
Buccàcciu: recipiente di vetro con la bocca larga. Si utilizza ancora per metterci la salsa di pomodoro fatta in casa e altre conserve di ortaggi vari,tappato con un coperchio di latta. Il termine deriva dal latino bucca.
Braghògna: raucedine,abbassamento della voce causata da malanno di stagione o da sforzo delle corde vocali ;deriva dal greco antico βράγχος
Broccia: forchetta.Dal francese broche. C’è una cantilena popolare che dice: Cuminci mu mangi ‘na bella muzzicata, / ti cadi la broccia di li mani, / ‘ntra la schîna senti n’assaccàta, / la cogghj e ti la mangi a l’ammucciùni
Buàtta: Scatola o vaso cilindrico di latta contenente conserve varie, tonno, carne, salsa di pomodoro. Dal francese boîte.
Bubbùa: termine infantile con cui si indicava una ferita, un dolorino localizzato dei bimbi, una contusione.
Buccularu: massa di adipe sotto la mascella inferiore degli animali, ma anche del corpo umano, nel quale viene definita pappagorgia. Del maiale “u buccularu ” viene tuttora lavorato per farne un tipico capicollo.
Buffettuni: schiaffo sonoro a piena mano; di derivazione spagnola: bofeton .
Bùmbaru: rigonfiamento, a volte tumefatto, provocato da caduta, urto, percossa, detto bernoccolo.