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“Fior del Carmelo, splendore del cielo, tu solamente sei Vergine e Madre. Sii propizia ai tuoi devoti, stella del mare”.

E’ questa la bellissima preghiera risuonata in questi giorni più volte durante la festa della Madonna del Carmine che si è svolta a Cinquefrondi. Una festa tanto attesa perché Maria del Carmelo ha moltissimi devoti nella nostra cittadina, e tante suppliche da porre ai suoi piedi considerati i tempi durissimi che stiamo vivendo, con la pandemia che fa ancora danni, le tante malattie che causano gravi sofferenze, e poi la guerra, la crisi economica sempre più acuta, la perdita del lavoro di molte persone.

Dopo gli anni del lockdown è tornata anche la processione, seppure con tante defezioni a causa dei numerosi casi di covid che si sono registrati a Cinquefrondi nelle ultime settimane, compreso quello del parroco don Serafino, che è stato ovviamente costretto a isolarsi in casa.

 

In occasione della festa di quest’anno, tre nuovi aspiranti e tre novizi hanno fatto ingresso nell’Arciconfraternita del Carmine di Cinquefrondi. E’ una bellissima notizia e facciamo tanti cari auguri agli interessati.

Questi sei nuovi arrivati fanno il loro ingresso in quella che probabilmente è la più antica istituzione del nostro paese. Sono sei devoti di Maria, e continuatori di una tradizione bella che ha illuminato la vita di Cinquefrondi fin dal 1771 anno in cui l’Arciconfraternita vide ufficialmente la luce. Da oltre 250 anni i confratelli del Carmine hanno cura della chiesa e della liturgia, custodiscono le statue e hanno cura di esse, animano le processioni e tutti i momenti pubblici, collaborano con il parroco in ogni occasione, compiono gesti di carità silenziosa, tengono vive le tradizioni popolari. Per citarne una soltanto, basti pensare allo storico presepe del Carmine che, almeno a memoria di chi scrive, fin dai tempi del rettore don Fortunato Sorrenti, è sempre stato uno spettacolo imperdibile. Viene in mente anche la bellissima iniziativa della strada dei presepi che alcuni anni fa venne realizzata insieme con la Confraternita del Rosario e la collaborazione di privati e alcune associazioni, che trasformò il centro storico in un luogo di fede, arte e tradizione popolare.

Tornando ai nuovi componenti della confraternita, la cerimonia di vestizione si è svolta, naturalmente nella chiesa del Carmine, durante la messa solenne di sabato 16 luglio. I candidati sono stati chiamati ad uno ad uno, davanti all’altare, dal maestro dei novizi Marco Massara Ferrari e hanno ricevuto il camice dal priore della confraternita Massimo Seminara, per poi indossarlo davanti a tutti con l’aiuto premuroso degli altri confratelli.

Gli “Aspiranti” sono Mario Longo, Alice Ciardullo e Miriam Tropeano. I Novizi Domenico Roccaforte, Francesca Boeti e  Donata Camelliti. Bastava vedere i loro sorrisi, la loro emozione e anche quella dei loro familiari, per comprendere l’importanza di questo momento.

“Non è solo consegnare una fascia o una mozzetta. È consegnare una Tradizione e una Storia secolare” ha dichiarato il priore Massimo Seminara, sottolineando così l’importanza di un gesto e anche il suo svolgimento pubblico, a significare l’adesione trasparente a un ideale e l’impegno a servire.

In un tempo in cui il relativismo sembra spingere la società verso il nulla, la scelta umile e semplice di aderire a Maria attraverso l’adesione alla Confraternita è un lampo di vitalità, un segno che non tutto è perduto e che il futuro può ancora riservare belle sorprese a Cinquefrondi.

 

 


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