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Il poeta, scrittore e professore cinquefrondese Luigi Massara pubblicò nel lontano 1981 un poemetto dialettale intitolato ‘Nu sonnu stranu’. In esso l’autore immaginava di compiere un giro per le vie di Cinquefrondi in compagnia di san Michele, calato dall’alto quasi per mostrargli la catena di vizi e di storture, a cui si lega la vita di quegli abitanti.
Massara non fa mai nomi, ma molte vicende paesane e molti personaggi del tempo sono ben riconoscibili in quei versi a volte ironici, a volte sapidi, spesso divertenti. Mutuando lo stile dantesco, il professore fa compiere al suo personaggio Peppi una ricognizione nei luoghi e nell’anima di Cinquefrondi, attraverso figure pubbliche che ne impersonano pregi e difetti.
Il dialetto scritto di Massara è quello più fedele alla parlata cinquefrondese, curato in ogni minimo dettaglio. Alla redazione dell’opera l’autore dedicò molto tempo, proprio per non lasciare nulla di intentato per fare aderire più possibile il suo scritto al vero dialetto cittadino. Pensiamo di fare cosa gradita ai nostri lettori riproponendo a puntate il libro di Massara, che peraltro ormai è introvabile.
NU SONNU STRANU
di Luigi Massara (parte 1)
continua
Ricorda un po' l'inizio della Divina Commedia, o mi sbaglio?