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E’ un architetto di Cinquefrondi l’artefice della promozione in Serie B della squadra femminile di pallavolo di Gioiosa Jonica. Si chiama Salvatore Albanese ed è un eterno ragazzo, benchè abbia già festeggiato le 53 candeline. Frequenta il mondo del volley da tanti anni, ha cominciato dalle parti della Jolly, e quest’anno ha portato a casa un risultato semplicemente straordinario, con un triplo record: ha guidato le ragazze del Gioiosa fino alla Serie B, risultato che aspettavano da due decenni; ha concesso, con la sua vittoria, l’onore di un campionato nazionale per la prima volta a una squadra della jonica reggina, finora confinata nelle serie inferiori; infine si è appuntata sul petto la medaglia per la sua prima vittoria di campionato verso la Serie B, che finora aveva guardato da lontano. Insomma, per Salvatore Albanese una stagione davvero da incorniciare e mettere nel libro dei ricordi.

Il merito della vittoria del campionato naturalmente è anziutto delle giocatrici, perchè sono loro che scendono in campo e affrontano le avversarie. Ma dalla panchina ha saputo guidarle con grinta e astuzia l’architetto Albanese, un tipo semplice e umile, per niente appariscente, che sta sempre al posto suo, ma che in tanti anni di pallavolo, sua smodata passione, ha allenato varie squadre della zona, soprattutto a livello giovanile, ha vinto tanti campionati e si è preso tante soddisfazioni.
Ora Albanese ha fatto il grande salto nella Serie B, che certo non è una cosa di tutti i giorni, e inorgoglisce lui stesso naturalmente, ma anche la nostra cittadina.

L’exploit di Salvatore si unisce a quello di un altro nostro concittadino, Antonio Galatà, che da anni frequenta con un certo successo le panchine di club nella Serie B e C in Toscana. Diciamolo, due allenatori di livello nazionale nel nostro paese sono certamente una bella soddisfazione.

Salvatore vive la pallavolo in modo integrale, se la sogna pure di notte, se così si può dire, nel senso che è molto preparato, studia tecniche di allenamento e tattiche di gioco, educazione fisica e regolamenti, sempre alla ricerca della perfezione da proporre ai suoi giocatori e alle sue giocatrici. In carriera ha frequentato una marea di corsi di specializzazione tenuti da allenatori esperti e da tecnici di questa disciplina tutt’altro che facile, sempre il primo ad arrivare, l’utimo ad andasene.

Ha cominciato nelle fila della Jolly la sua storia di allenatore e l’ha proseguita con le squadre di diversi paesi della piana.
Ha esordito su una panchina esattamente vent’anni fa, era infatti la stagione 2001-2002 quando guidò le formazioni femminili under 13 e under 15  e la squadra che prese parte al campionato di Prima divisione femminile, conquistando un onorevole settimo posto.
Da allora è stato un lento ma continuo crescendo, di risultati e panchine. Già nel 2003-2004 vinse il campionato e portò la Jolly Cinquefrondi in Serie D, e l’anno successivo in Serie C. Un doppio successo in serie che gli valse i complimenti di molti e la notorietà nella pallavolo reggina.

Ha allenato anche a Polistena, Melicucco, Villa San Govanni, è stato pure selezionatore della squadra femminile in provincia di Reggio Calabria. Fino alla stagione che si è appena conclusa, nella quale ha condotto la Polisportiva 1990 di Gioiosa Jonica al successo nel campionato femminile di Serie C e dunque alla promozione in Serie B.

Salvatore Albanese benchè abbia superato i 50 anni ha conservato nel fisico e nello spirito le caratteristiche di un ragazzo, ed è questo che gli dà la forza per essere un trascinatore calmo, un motivatore. “La mia passione per la pallavolo -dice- è collegata al mio amore smisurato per la mia cittadina e per la mia terra, l’ho vissuta sempre come riscatto in una zona difficile come la nostra”. Vincere qui in effetti non è facile, è già un miracolo che ci siano delle squadre e che si trovino degli sponsor disposti a investire.
“Sin dalla fine degli anni 80 mi sono immerso nel mondo del volley prima come dirigente e poi come tecnico” racconta l’architetto allenatore cinquefrondese, e aggiunge scherzosamente: “faccio l’architetto come professione ma spaccacervello con la pallavolo”, alludendo alla meticolosità tecnico-tattica con cui ‘stressa’ se stesso e i suoi giocatori, però va detto che alla fine i risultati gli danno ragione.
Poi torna serio: “mi hanno voluto a Gioiosa perchè l’obiettivo del club era di vincere il campionato. Una sfida stimolante che ho accettato volentieri, sapendo che non sarebbe stato facile. E’ stato anche un anno difficoltoso per i problemi creati dalla pandemia al calendario, ma anche di buon livello. Eravamo 5 squadre in lizza per accedere ai play off e fortunatamente siamo riusciti nell’impresa attesa da 20 anni da questa società.
Non è stato facile ma fortunatamente al mio primo anno a Gioiosa sono riuscito a regalare questa gioia a me e a loro, e sono felice di esserci riuscito”. Talmente felcie da arrampicarsi sul seggiolone degli arbitri per festeggiare la fine dei playoff e la vittoria decisiva che ha consegnato al suo Gioiosa il ticket per la Serie B.

Complimenti  e buona Serie B al Gioiosa e tanti auguri al nostro Salvatore Albanese per tantissimi successi ancora.

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